Il servizio di amministrazione del personale con gestione di prospetti paga, libro unico del lavoro e adempimenti contributivi e fiscali connessi è certamente tra i punti di forza dello Studio Stella & Associati che, sin dalla sua costituzione, offre una gestione puntuale e precisa degli adempimenti aziendali connessi al rapporto di lavoro
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In caso di pagamento tardivo è necessario versare anche interessi e sanzioni con appositi codici tributo. In caso di mancato pagamento, invece, le ritenute fiscali verranno rilevate l’anno successivo con il 770 e richieste successivamente dall’ Agenzia entrate. Per i contributi previdenziali e assistenziali è più delicato perché compromettono il DURC, quindi è necessaria, al fine di mantenere la regolarità contributiva, un pronto adempimento con versamento anche degli interessi da ritardo.
La rateazione dei contributi non versati può avvenire direttamente con l’Inps per le somme ancora non a ruolo, ed è possibile richiedere da 6 a 24 rate. E’ necessario però che al momento dell’istanza l’Azienda dichiari e regolarizzi tutti i debiti presenti con l’Istituto, quindi ad esempio anche se vi sono posizioni scoperte in altre gestioni inps (Artigiani e Commercianti, gestione separata..) o cartelle esattoriali, bisogna regolarizzare o comunque chiedere una rateazione anche per questi importi. In ultimo l’attivazione della rateazione Inps, ai presupposti di cui sopra, garantisce la regolarità contributiva a patto che l’Azienda sia regolare nei versamenti delle rate e dei contributi correnti.
Le detrazioni per carichi famigliari sono quelle riduzioni dell’imposta dovuta dal dipendente che vengono concesse a chi abbia famigliari a carico che abbiano un reddito inferiore ai 2.480,51€ (4.000 € per i figli minori di 24 anni). L’importo di detrazioni varia in base al reddito del dipendente e al tipo e percentuale di carico.
Gli ANF, invece, sono prestazioni economiche anticipate dal datore di lavoro per conto dell’Inps, e spettano in base al reddito e alla composizione del nucleo famigliare.
La richiesta viene effettuata mediante istanza telematica all’Inail. Per ottenere Durc regolare è necessario essere in regola con i versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali (INPS e INAIL), e, ove presente, con i contributi dovuti alla Cassa Edile. Una sola inadempienza nei confronti di uno dei predetti Istituti comporta esito negativo del DURC con conseguente attivazione da parte degli stessi per il recupero del credito, ed eventuale perdita di benefici contributivi.
Premesso che è una libera scelta del dipendente, la convenienza immediata è nel versare il TFR periodicamente ai Fondi invece di accantonarlo e trovarsi a dover liquidare ingenti somme in un’unica soluzione al momento della cessazione del rapporto. Inoltre l’azienda, in caso di previdenza complementare, beneficia di cd “misure compensative”, tra cui lo 0,20% e lo 0,28%, a scomputo dei contributi a pagare, come contropartita del fatto che gli è sottratta la possibilità di utilizzo del TFR come autofinanziamento.
L’obbligo scatta per le aziende sopra i 15 dipendenti nella misura di un’ unità, per le aziende sopra i 35 nella misura di due unità, e per le aziende superiori a 50 dipendenti l’unità da assumere è pari al 7% della base di computo.
La base di computo su cui va calcolata la quota di riserva da assumere è calcolata riproporzionando i part-time e non considerando apprendisti, dirigenti, e tempi determinati fino a 6 mesi.